Da FdI un No compatto a un governo sotto ricatto e di poltronisti

Da FdI un No compatto a un governo sotto ricatto e di poltronisti

Lo scorso 13 gennaio il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha aperto una crisi politica ed istituzionale ritirando dal governo i ministri Elena Bonetti (Famiglia e Pari opportunità) e Teresa Bellanova (Politiche agricole).

Renzi, che solo un anno fa era accorso in aiuto del Premier dopo le dimissioni dell’allora ministro Salvini, ha iniziato ad attaccare il premier Conte sostenendo l’incapacità del governo nel fronteggiare la crisi economica e quella sanitaria, e spingendosi fino a minacciare la crisi.

Si giunge così all’appuntamento di lunedì alla Camera e martedì al Senato dove il presidente Conte si è recato per verificare se avesse ancora una maggioranza. Alla fine della due giorni, in particolare a Palazzo Madama, il premier ne è uscito con una fiducia risicata, che si è limitata a una maggioranza relativa, costruita forzosamente da senatori a vita e eletti che hanno fatto da gamba improvvisata dopo aver tradito il mandato elettorale.

La posizione di Fratelli d’Italia

Fratelli d’Italia ha votato compattamente NO alla fiducia, perchè la nostra Nazione non debba essere tenuta sotto ricatto da improvvisati e poltronisti.

Ciriani: Conte ha trasformato Senato in mercato. No a fiducia e tornare subito al voto!

Luca Ciriani

“Fratelli d’Italia voterà no alla fiducia. Questo governo farebbe bene a dimettersi ed a porre fine a questo penoso teatrino che va in scena da troppo tempo. Oggi abbiamo assistito alla desolazione di un Senato trasformato in un mercato dove il presidente Conte ha cercato una maggioranza in tutti gli angoli, mettendo insieme scappati da altri partiti, espulsi e casi umani. Piuttosto questo governo prenda atto di aver fallito nella gestione della pandemia e della gravissima recessione economica. Il Recovery Plan è in ritardo di 4 mesi, mancano ancora 173 decreti attuativi, non sono mai stati nominati i commissari straordinari, così come manca lo scostamento di bilancio perchè non c’è una maggioranza. Così come sono due anni che viene annunciata la revoca della concessione ad Autostrada e poi mai fatta. Bisogna tornare subito al voto e su questo sfidiamo sia Conte e quello che resta di questa maggioranza, perchè il confronto si fa in libere elezioni, davanti agli italiani e non con le domande telecomandate”.

Rauti: Conte si conferma Zelig della politica, c’è bisogno di un Governo patriottico

Isabella Rauti

“Conte ha detto che l’Italia deve correre ma io non vedo in lui né lo spirito né il passo dei nostri gloriosi bersaglieri. Io vedo in Conte la palude della politica e se oggi la sfanga, e lo ripeto la sfanga, perché di questo si tratta, al massimo potrà galleggiare, mentre l’Italia continua a sprofondare. Conte non merita di governare l’Italia e l’Italia merita oggi più che mai un Governo patriottico, forte e una coalizione solida in grado di portare la Nazione fuori dalla crisi e ricostruirla”.

“Nell’ultimo mese l’Italia è stata ostaggio dei litigi della maggioranza – sottolinea Rauti – e abbiamo sentito parlare solo di rimpasti e rimpastini fino allo strappo della settimana scorsa da parte di una forza della maggioranza. Conte avrebbe dovuto rassegnare subito le dimissioni invece ha traccheggiato, ha preso tempo, si è dato da sè una sorta di mandato diciamo esplorativo per trovare qua e là i numeri che lo puntellassero, dimostrando di voler restare in sella e appellandosi ad una maggioranza purché sia, anche se non politica, ma solo appena matematica, sempre se l’avrà”.

“Conte è alla sua seconda crisi di governo – conclude Rauti – non è un tecnico, non nasce come politico, non è eletto dal popolo sovrano, è passato dall’anonimato a Palazzo Chigi in un giorno e si conferma come un Zelig della politica capace di adattarsi a qualsiasi stagione e a qualsiasi maggioranza – anche risicata e raccogliticcia – pur di restare al Governo. Mentre chiudeva a casa gli Italiani – prosegue Rauti- con l’ultimo DPCM, stavolta senza diretta Facebook, Conte si impegnava solo a raccattare voti per salvarsi, senza spiegare come usciremo dall’emergenza sanitaria e dalla crisi economica e se nel 2021 torneremo alla normalità”.

Santanchè: Se avrà maggioranza sarà solo per trasformismi e convenienze senza valori e progetti

Daniela Santanchè

“Non so se parlo a Conte amico degli Usa o a quello della Cina o al Conte che prima ha varato i decreti sicurezza per combattere l’immigrazione clandestina per poi smantellarli a braccetto con chi dell’immigrazione clandestina fa business. Conte è uno, nessuno, centomila, come le maggioranze che cambia con la stessa facilità con cui stamattina ha cambiato la sua pochette.  Quello che sappiamo è che il governo Conte ha ristorato le aziende per 29 miliardi quando ne hanno persi 423. Altro che costruttori, voi siete stati i distruttori dell’ossatura nazionale delle piccole e medie imprese, e se anche stasera il governo uscirà con una maggioranza raffazzonata sarà solo una maggioranza trasformista senza valori e progetti ma solo con personalismi e convenienze”.

Balboni: con maggioranza risicata conte ostaggio di Renzi

Alberto Balboni

“Se stasera Conte otterrà una maggioranza raccogliticcia consegnerà all’Italia un governo più debole e ostaggio, in questo ramo del Parlamento, di Italia Viva”.

“L’avvocato Conte – sottolinea Balboni – potrà vantarsi di aver governato con tre maggioranze diverse in una unica legislatura, un record negativo per il peggior governo della storia repubblicana. Mi sono illuso della coerenza di Conte, che sei giorni fa aveva affermato, come fanno i veri uomini di Stato, di voler governare con il sostegno di tutte le forze della maggioranza. Ma questa coerenza è durata solo 24 ore, dopodiché l’avvocato Conte ha mostrato il suo vero volto, il volto di chi vuole governare secondo una linea del tutto personalistica”.

“La natura di Conte è liquida – conclude Balboni – ha la forma dell’acqua che si adatta a qualsiasi situazione, si basa sull’opportunismo. Si è lanciato alla pesca dei cosiddetti responsabili, quelli che Guareschi avrebbe chiamato ‘utili idioti’. I veri vietcong da domani non saranno i responsabili ma i parlamentari di Iv, e da oggi Conte si consegna in ostaggio a Renzi che muoverà una guerriglia ad un governo debole nel momento in cui dovrebbe essere più forte”.

Urso: il Copasir agirà, Conte e Renzi “stiano sereni”

Adolfo Urso

“La maggioranza di governo chiede l’intervento del Copasir per fare luce sulle loro reciproche, oscure e gravissime accuse, proprio quando le nomine dei vicedirettori dei Servizi Segreti sono ancora vacanti e finite nel calderone della trattativa per la crisi di Governo. Lo chiede per accertare cosa accadde con la norma sulla fondazione cibernetica, lo chiede per accertare chi abbia manomesso il sito della Presidenza del Consiglio, lo chiede per capire cosa ci sia di vero su quanto pubblicato da autorevoli quotidiani “europeisti” in merito alla racconta di voltagabbana, lo chiede persino su come sia stata gestita la visita di Barr e quindi le motivazioni dell’appoggio di Trump alla nascita del governo Pd-Cinque Stelle del 2019. Ce lo chiede persino il Presidmete del Consiglio in Aula, annunciando che lascerà la delega, come ripetutamente hanno chiesto Italia Viva e tanto più il Pd. Perché in questa verifica abbiamo assistito al fatto straordinario ed inquietante, mai prima d’ora accaduto, che più della compagine di governo, più della sorte del “recovery fund”, più della stessa sorte della legislatura, la cosa più importante è appunto la delega ai servizi segreti. Avete fatto tutto voi, dentro la vostra coalizione, con sospetti, recriminazioni, accuse che sviliscono il ruolo della intelligence e rendono torbida l’attività delle istituzioni nel settore più delicato che avrebbe invece bisogno di serenità e rispetto. Perché? Perché evocate ciò in riferimento alla nascita del governo Conte 2 e perché lo evocate oggi nel far nascere questo governo di minoranza? Il Copasir, chiamato in causa persino dal presidente Conte, farà già domani le sue valutazioni, nello spirito istituzionale che condividiamo. Sen. Renzi – utilizzo le sue parole- “stia sereno”. Presidente Conte anche lei “stia sereno”. Sarà il Copasir ad occuparsi di voi”.

Guarda anche l’intervento del senatore Ignazio La Russa.

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