TERRORISMO, LA RUSSA: NON TUTTA LA SINISTRA PRESE LE DISTANZE DALLE BR

TERRORISMO, LA RUSSA: NON TUTTA LA SINISTRA PRESE LE DISTANZE DALLE BR

E’ stato presentato questa mattina, alla sala Nassiriya di Palazzo Madama, il libro di Emiliano Arrigo “Il coraggio tra le mani. Storia degli invisibili che hanno sconfitto le Brigate Rosse”.

Alla presentazione sono intervenuti il coautore ed ex operativo della Sezione Speciale Anticrimine Enzo Magrì, il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, la senatrice Roberta Pinotti e l’ex generale dell’Arma dei carabinieri Mario Mori. A moderare il dibattito il direttore dell’Adnkronos Gian Marco Chiocci.

“Questo libro – ha sottolineato Arrigo – è stato scritto per raccontare la storia delle Br vista dagli ‘invisibili’, gli uomini della sezione speciale anticrimine dell’Arma dei Carabinieri che si sono battuti in prima linea contro il terrorismo brigatista e le cui vicende non sono mai state narrate. Uomini che hanno pagato un altro tributo, se si pensa che fra le loro fila si contano negli anni di piombo 600 morti e 3mila feriti e i cui nomi sono sempre rimasti sconosciuti. Dei tanti libri scritti su fenomeno delle Brigate Rosse questo è il primo che racconta la loro storia”.

Nel dibattito che ne è seguito i senatori Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia e Roberta Pinotti del Pd hanno avuto scambi di opinioni sul clima di quegli anni. La Russa ha osservato che “da parte del Pci vi fu sicuramente una presa di distanza e la condanna del fenomeno brigatista, ma che tale deferenza non vi fu però allo stesso modo da parte di tutto il mondo della cultura della sinistra che per molto tempo considerò quello delle Br come l’ambiente dei ‘compagni che sbagliano’, senza che vi fosse una presa di posizione definitiva nei loro confronti”.

Il generale Mario Mori ha rimarcato che “la lotta al terrorismo brigatista ha consentito quel salto di qualità da parte delle nostre forze dell’Ordine che le ha rese oggi le migliori in tutta Europa”, mentre il coautore Enzo Magrì, ufficiale di quei reparti dei Carabinieri rimasti ‘invisibili’, soprannominato ‘il Nero’, ha sottolineato che “quello che facemmo, lo facemmo con passione e dedizione al servizio, sempre nel rispetto della legalità per garantire la libertà di cittadini e istituzioni”.

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