Dl Giustizia. Balboni: Parlamento esautorato, evidente vocazione  autoritaria governo Conte

Dl Giustizia. Balboni: Parlamento esautorato, evidente vocazione  autoritaria governo Conte

“Di decreto legge in decreto legge, e di fiducia in fiducia, il Parlamento è stato esautorato. La vocazione autoritaria del secondo governo Conte è ormai evidente a tutti. In materia di giustizia non si può comprimere la voce del Parlamento. L’opposizione aveva dimostrato senso di responsabilità e spirito di collaborazione per migliorare un testo che faceva acqua da tutte le parti presentando pochi e qualificati emendamenti, alcuni persino accolti dai relatori e dal governo in virtù del loro evidente valore tecnico. In particolare, mi preme esprimere soddisfazione per l’accoglimento del mio emendamento per la riapertura dei tribunali al 1° luglio. Poi fatto proprio anche dalla Lega e approvato alla unanimità dalla Commissione”. A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni, vicepresidente della Commissione Giustizia, nel corso della dichiarazione di voto sul dl Giustizia.

“Fratelli d’Italia voterà contro questo decreto legge perchè si sono sommerse le Procure di burocrazia per coprire gli errori del governo nella gestione delle carceri e della giustizia. Si è sommersa la magistratura di sorveglianza di una montagna di lavoro e di adempimenti impossibili da smaltire nei tempi assegnati. E voteremo contro anche perché siamo molto preoccupati di quello che si sta profilando all’orizzonte. Il ministro Bonafede continua a convocare le opposizioni al Ministero per discutere di una riforma del CSM che è già in ritardo di un anno, perché il caso Palamara è scoppiato un anno fa. E non è il caso Palamara: è il caso di un metodo clientelare applicato dal CSM nell’assegnazione delle più importanti cariche della magistratura” conclude il senatore Balboni.

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