Da ECR-FdI allarme su natalità: servono nuove politiche per la famiglia in Italia e in Ue. Oggi convegno a Roma

Da ECR-FdI allarme su natalità: servono nuove politiche per la famiglia in Italia e in Ue. Oggi convegno a Roma

“Servono nuove politiche per le
famiglie in Italia e in Ue”. E’ questa la proposta lanciata
da Ecr e Fratelli t’Italia nel corso del convegno “Una nuova
visione demografica per il futuro dell’Europa” organizzato
dal gruppo Ecr- Fd’I al Parlamento Europeo ed a cui hanno
partecipato i deputati europei Nicola Procaccini e Giuseppe
Milazzo, promotori della proposta di risoluzione al
Parlamento europeo sulla denatalita’, e le senatrici Tiziana
Drago, componente della Commissione parlamentare per
l’infanzia e l’adolescenza e Isabella Rauti, responsabile
nazionale del Dipartimento Pari opportunita’, Famiglia e
Valori non negoziabili di Fd’I. Ai lavori hanno partecipato
anche il professor Gian Carlo Blangiardo, presidente
dell’Istat e il dottore Alfredo Caltabiano, membro Anfn e
presidente del Forum Emilia Romagna. “Vogliamo lanciare la sfida della
vita – ha dichiarato Procaccini – parlare di nascite mentre
si muore: una scelta difficile ma giusta e necessaria. La
nostra proposta di risoluzione presentata al Parlamento
europeo, in linea con la visione generale di Fd’I, e’ un
forte richiamo per nuove politiche per la famiglia a livello
europeo. In questo senso L’Europa non puo’ prendere
scorciatoie, come affidarsi solo alla immigrazione che deve
essere governata e qualitativa. Non mi spaventa
l’integrazione multietnica ma la soluzione al calo
demografico non puo’ essere la sostituzione degli europei
con altre popolazioni del mondo, come dice la Commissione
europea. E’ un messaggio folle e sbagliato, anche
strategicamente. Giorgia Meloni ha sempre posto tra i punti
importanti del programma di governo, la sfida della
natalita’. E’ il modo per portare avanti il testimone della
nostra civilta’, della nostra storia a chi verra’ dopo di
noi”. Per Giuseppe Milazzo “nel nostro
Paese vi e’ una grave carenza di strumenti a sostegno della
famiglia. Siamo diventati miopi verso queste problematiche e
io registro una totale disattenzione verso le misure a
favore dei genitori, con il governo Draghi che e’ totalmente
assente in questo ambito. Una societa’ che non cresce anche
in termini di popolazione non ha le risorse per il futuro di
una nazione”. Punta il dito sul calo della natalita’ la
senatrice Rauti, per la quale “viene da lontano. Oggi in
pieno inverno demografico ci troviamo di fronte al nulla
politico in termini di misure per favorire la natalita’ ed
invertire il crollo demografico. Anche il Family act e
l’assegno unico non rappresentano interventi organici per
guardare al futuro, cosi’ come non ci sono proposte concrete
e specifiche nel Pnrr e nel Recovery fund per contrastare il
calo demografico ed e’ inutile parlare di Next Generation Ue
se non vi sono spinte verso una rinnovata fase per la
demografia. L’Italia purtroppo e’ la maglia nera in Europa,
siamo alla meta’ delle nascite rispetto al 1976; tra il 2000
ed il 2020 abbiamo avuto il 28 per cento di calo delle
nascite e nel 2021 abbiamo avuto 136 mila culle vuote. Come
Fratelli d’Italia abbiamo elaborato un ‘piano natalita” con
numerose proposte ed il ‘pacchetto famiglia’, fra cui sgravi
fiscali, Iva agevolata per i profitti dell’infanzia, aumento
offerta dei sistemi educativi, strumenti di conciliazione
vita lavoro, asili nido con apertura prolungata. Abbiamo
inoltre proposto l’istituzione della giornata nazionale
della vita nascente il 25 marzo, come gia’ avviene in altre
nazioni, e questo perche’ siamo convinti che la maternita’
abbia un valore sociale e che la famiglia vada messa al
centro della societa’. Siamo all’emergenza demografica e con
questo trend nel 2048 i decessi avranno raddoppiato le
nascite, l’Europa e’ carente e manca un asse di misure per
invertire il declino demografico”.Denatalita’ che e’ al centro anche
delle riflessioni della senatrice Tiziana Drago: “E’ una
questione che affronto da tempo e su cui ho presentato una
serie di proposte legislative, tra cui una mozione per
sopperire alla denatalita’ imperante depositata in Senato
nel dicembre del 2020 e che racchiude il lavoro frutto
dell’osservazione sul campo, di esperienze lavorative e
raccogliendo istanze grazie al confronto con molte realta’.
Nella valutazione del contrasto del cosiddetto ‘inverno
demografico’, ad esempio, ritengo che non si possa
prescindere dal tema dell’emigrazione giovanile, della
‘generazione core’. Lo studio da me fatto si basa su
specifici punti di riferimento: da una parte la fertilita’
della donna, il cui picco si registra intorno ai 25 anni
d’eta’, mentre assistiamo oggi allo spostamento in avanti di
circa 10 anni l’eta’ delle primipare, dall’altro l’impatto
della denatalita’ sul piano economico e le sue conseguenze
nel sistema previdenziale. Tra tutte pero’ una e’ la
proposta cardine: il prolungamento a 3 anni di eta’ del
bambino dell’astensione facoltativa da lavoro, con una
minore decurtazione dello stipendio, sia per madri che per
padri. L’ipotesi potrebbe rappresentare la copertura dei
posti di lavori ‘temporaneamente vacanti’ col servizio
prestato da giovani, evitando cosi’ la loro partenza per
altri luoghi ed altri paesaggi”.

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