FdI continua la battaglia contro il Nutriscore per difendere il Made in Italy

FdI continua la battaglia contro il Nutriscore per difendere il Made in Italy

Continua la battaglia di Fratelli d’Italia contro l’etichettatura a semaforo, il sistema di classificazione di cibo e prodotti enogastronomici che l’Europa vorrebbe obbligatorio in tutti gli Stati membri e che di fatto nasconde l’obiettivo di colpire l’Italia in uno dei settori nei quali è leader, quello agroalimentare.

Mascherata dietro ad una scelta “salutista”, la procedura francese di classificazione dei cibi stronca in realtà le nostre eccellenze e i nostri prodotti di qualità a vantaggio dei cibi e delle bevande tipiche di altri Paesi, il più delle volte realizzati in laboratorio dalle multinazionali alimentari, e quindi niente affatto naturali.

Fratelli d’Italia ha presentato al ministro Patuanelli una interrogazione per sapere in che modo intenderà contrastare queste misure, chiaramente volte a penalizzare la nostra economia nazionale ed a mettere in discussione la dieta mediterranea, riconosciuta a livello mondiale dall’Unesco come bene immateriale transnazionale.

De Carlo: governo tuteli in Europa nostra economia da iniziative multilaterali penalizzanti per l’Italia

Luca De Carlo

“Il governo italiano tuteli la nostra economia in sede europea da iniziative multilaterali tese a penalizzarci, anche alla luce dell’orientamento nazionale espresso dal Parlamento italiano sul Nutriscore”.

E’ quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Itala Luca De Carlo nel question time in aula.

“Il 12 febbraio 2020 – osserva De Carlo – è stata approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati una mozione di Fratelli d’Italia che ha evidenziato dubbi sia di carattere scientifico che economico relativi al Nutriscore. La mozione impegnava il governo ad adoperarsi vigorosamente in sede europea mediante l’attivazione di tutti gli strumenti utili a contrastare l’ipotesi di adozione del sistema di etichettatura alimentare ‘a semaforo’ quale sistema suscettibile di veicolare messaggi nutrizionali distorsivi e potenzialmente penalizzanti e dannosi per l’economia italiana”.

“La stessa mozione – sottolinea De Carlo – forniva ulteriori indicazioni tese a conciliare l’esigenza di un sistema di etichettatura comune con la tutela delle specificità agroalimentari tipiche del Made in Italy. Il rischio vero è dato da quelle multinazionali che sostengono l’applicazione del Nutriscore e allo stesso tempo producono in laboratorio quei cibi che mettono a rischi i nostri prodotti di eccellenza”.

“Non possiamo andare in un’Europa di squali con un atteggiamento timido – conclude De Carlo – serve che nel governo vi sia una unanimità di opinioni che al momento non ravvediamo, nonostante le parole del ministro Patuanelli che vanno nella direzione da noi auspicata”.

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