FdI presenta ddl costituzionale: no voto di fiducia per i senatori a vita

FdI presenta ddl costituzionale: no voto di fiducia per i senatori a vita

La crisi di governo del governo Conte II ha messo in evidenza ancora una volta quanto il voto dei Senatori a vita sia determinante per la fiducia. L’articolo 59 della Costituzione prevede questa carica per gli ex Presidenti della Repubblica e per cinque “senatori a vita di nomina presidenziale”, con gli stessi compiti dei colleghi eletti.

I Senatori a vita, però, si sono sempre distinti per un’altissima percentuale di assenze alle sedute e da una sostanziale alienazione dalla vita di palazzo, perché l’incarico è svincolato delle competizioni elettorali. La sopravvivenza di un Esecutivo non può essere determinata da chi non ha un’investitura popolare. Per questo, Fratelli d’Italia propone che partecipino ai lavori del Senato fatta eccezione per i voti di fiducia al governo.

La Russa-Balboni: Vita o morte governo non dipenda da chi non ha investitura popolare

“I senatori a vita partecipano a pieno titolo ai lavori del Senato fatta eccezione per i voti di fiducia al governo”. Lo prevede un disegno di legge di modifica dell’articolo 59 della Costituzione firmata dai senatori di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa e Alberto Balboni. “La ratio – dichiara Ignazio La Russa – è quella di non far dipendere la nascita o la morte di un governo da chi non ha una diretta investitura popolare. È una proposta meno drastica dell’ipotesi da più parti sostenuta, di abolizione dei senatori a vita che potrà comunque essere discussa nell’ambito di una più complessiva riforma costituzionale”.

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