Iannone:

Iannone: “Fratelli d`Italia in crescita, nessuno può già sentirsi candidato”

Edoardo Sirignano per Il Mattino

“Riunire il centrodestra spetta ai partiti, non alla Provincia. FdI, in Irpinia avrà un consigliere regionale, con o senza commissariamento”. Antonio lannone, senatore e attuale commissario per Fratelli d’Italia in Irpinia, apre il partito alla società civile e sottolinea come nessuno, allo stato, possa sentirsi già candidato.

lannone, in Irpinia quando finirà la fase di commissariamento?

“Non abbiamo ancora deciso. Sarà la Meloni, che nei prossimi mesi, valuterà il da farsi. Qualcosa è cambiato rispetto a qualche anno fa. La priorità, comunque, allo stato è mettere in campo la lista migliore per le regionali. Solo cosi faremo il salto di qualità. I congressi, di solito, nel nostro soggetto, non si svolgono in concomitanza della tornata elettorale”.

In provincia, però, già ci sono diversi dirigenti ai blocchi di partenza…

“Non amo il toto-nomi. Raccoglieremo tutte le disponibilità. È certo, comunque, che nessuno può sentirsi già candidato. Il direttivo farà le sue valutazioni e consegnerà al regionale la migliore rosa”.

Ci sono diversi profili della società civile, tra cui il medico Bruno Aliberti, che avrebbero dato una disponibilità a FdI. Lo spazio sarà solo per gli storici militanti? “Siamo ancora in una costituente, così come ci consideriamo un partito aperto e inclusivo. L’unica certezza è che a queste latitudini non ci sarà spazio per persone che non si distinguono per la loro moralità. Chi entrerà è ben accetto, ma dovrà condividere regole e valori. Si punterà tutto sulla qualità. Ci concentreremo sulle capacità di ogni aspirante consigliere o meglio ancora sui curricula”.

Il presidente della Provincia Biancardi viene invitato da molti a riunire il centrodestra. Sarà presente al vertice?

“Non ci siamo mai sottratti al confronto con gli alleati. Questa funzione, però, riteniamo debba essere svolta dai partiti della coalizione e non da chi ha un incarico istituzionale, che deve pensare solo a governare bene e a dare risposte. Non bisogna confondere i ruoli”.

Accettate la proposta di Caldoro candidato governatore?

“FdI ha portato sul tavolo il nome di Cirielli. Siamo stati i primi ad aprire il confronto. La scelta riguarderà il livello nazionale e terrà conto di una logica che va oltre la Campania. Prima delle elezioni in Emilia non ci sarà un candidato ufficiale del centrodestra. Neanche il centrosinistra ha individuato il presidente. Sono convinto che quella coalizione, alla fine, non punterà su De Luca”.

Perché Pd e alleati non dovrebbero puntare sull’esecutivo uscente?

“Il centrodestra vincerà in Campania e avrà un risultato importante in Irpinia perché il malgoverno di De Luca è evidente su tutti i fronti. Basta guardare la sanità in Irpinia, per capire come anche chi l’ha sostenuto in passato non lo farà più. Per il clientelismo si cancellano le eccellenze. Stesso discorso vale per i rifiuti, dove non è stato chiuso il ciclo. Non è stata fatta neanche una scelta di modello. L’unica cosa che si è detta è solo no ai termovalorizzatori. Per i trasporti pubblici, chi non è dotato di un’auto propria, in regione come in Irpinia, non si può spostare. Le aree interne, da 5 anni, sono state abbandonate”.

In tale contesto, FdI può pensare di eleggere un consigliere regionale in Irpinia? “Puntiamo a un rappresentante per ogni provincia, tenendo conto della crescita costante che stiamo avendo a livello nazionale. I segnali sono positivi e considerando che ormai siamo sempre più un partito grande, è chiaro come l’obiettivo minimo sia un seggio per ogni territorio della Campania”.

Ci sono ancora problemi da superare?

“Se non ci fossero stati problemi, non sarei ancora commissario, non essendo avellinese e avendo un collegio da curare che non comprende questa realtà. Con sacrificio e spirito di servizio, però, sono attento a cosa accade nelle singole comunità e sono fiducioso per l’avvenire. Alle europee l’Irpinia, dopo Salerno, è stata la provincia dove FdI in Campania ha ottenuto il maggior numero di consensi. Questo è un dato su cui costruire”.

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