Il governo Draghi mette la fiducia sul dl Milleproroghe. Governo nuovo ma vecchi vizi

Il governo Draghi mette la fiducia sul dl Milleproroghe. Governo nuovo ma vecchi vizi

ll decreto Milleproroghe 2021 poteva essere la prima occasione per il governo Draghi per risolvere questioni urgenti, come la moratoria delle sanzioni per inadempimento dei professionisti colpiti dal Covid, il blocco delle cartelle esattoriali, oppure il tema degli sfratti o la disposizione di adeguati ristori alle attività chiuse dai DPCM. Invece, si è risolto in un provvedimento che ha procrastinato l’efficacia di alcune decisioni prese dal governo Conte e dal Parlamento lo scorso anno, tra cui la proroga del bonus vacanze e della lotteria degli scontrini, inserendo, a sorpresa, l’incubo dell’abolizione della prescrizione prima ancora di affrontare una concreta riforma del sistema giudiziario.

Pollice in giù per questa maggioranza variopinta al governo, che arriva persino a porre la fiducia sull’approvazione del testo impedendo così al Senato di discutere, ma soprattutto all’unica opposizione in Parlamento, Fratelli d’Italia, di confrontarsi sul provvedimento e proporre emendamenti correttivi. Fratelli d’Italia perciò ha votato no all’ennesimo decreto che esautora le competenze del Parlamento e prende in giro gli italiani.

de Bertoldi: basta proroghe, italiani attendono risposte chiare. Su cartelle necessaria rateizzazione straordinaria

Andrea de Bertoldi

“L’Italia dinanzi ai gravissimi problemi che affliggono il tessuto sociale ed economico più che di proroghe avrebbe bisogno di soluzioni. Invece, siamo dinanzi all’ennesimo decreto che non risolve e che punta a spostare nel tempo i problemi”.
A dirlo è il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro, in Aula nel corso del suo intervento sul decreto Milleproroghe.
“Nuovamente Fratelli d’Italia – continua il senatore di FdI – denuncia l’affronto al Parlamento, e in particolare al Senato, di un decreto che arriva senza consentire un esame approfondito e su cui addirittura sarà posta la fiducia. Come annunciato abbiamo svolto un’opposizione patriottica e responsabile, ma non possiamo fare a meno di sottolineare che il governo non dà alcuna risposta a un tema scottante quello degli atti e delle cartelle scadute. Con questo decreto sono prorogate fino al 28 febbraio, cioè di soli tre giorni, ma servirà a ben poco. Pensa davvero il governo che improvvisamente i contribuenti italiani, che vivono la più grave crisi economica del dopoguerra, potranno trovare quelle risorse per pagare cartelle scadute dal 2020 e continuamente prorogate?”.
“Mi auguro, piuttosto che il governo capisca che è necessaria una rateizzazione straordinaria e che è inaccettabile l’Italia rimanga senza risposte, nel mentre l’Agenzia delle Entratesi rivolge alle imprese prevedendo nel triennio 2021-2023 340mila controlli fiscali e di recuperare 45 miliardi. Così come sul tema degli sfratti attendiamo dal governo soluzioni e non l’ennesima proroga del blocco, che sta penalizzando pesantemente i proprietari. Ecco, da un governo che si è autoproclamato dei migliori, ma che assomiglia più al Conte ter, ci attendiamo risposte concrete. Quelle che attende anche il Paese”, conclude il senatore de Bertoldi.

Urso: accolto odg su estensione golden power siderurgia per 2021. Su Autorità delegata escluso il “doppio incarico”

Adolfo Urso

“Il decreto Milleproroghe è il primo provvedimento su cui si è misurata l’opposizione patriottica, responsabile e collaborativa annunciata da Fratelli d’Italia. Grazie a noi, da un lato, sono state poste le basi per colmare una falla, quella del golden power sulla siderurgia scaduto a dicembre 2020, e, dall’altro, di consentire al governo di smentire quanto erroneamente pubblicato dai giornali oggi su un “doppio incarico” del sottosegretario all’intelligence, essendo questa per legge una delega esclusiva ed escludente”.
A dirlo in Aula il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir nel corso della discussione generale sul decreto Milleproroghe.
“Sul tema del golden power sulla siderurgia è stato approvato un ordine del giorno di FdI che impegna il governo a valutare la possibilità di prorogarlo per il 2021 proprio per consentire al ministro del Mise di esercitarla ove necessario come da lui annunciato più volte negli scorsi giorni, inconsapevole forse che la norma era scaduta. Purtroppo il fatto che il decreto sia arrivato blindato ha impedito che fosse approvato un emendamento in tal senso, ma siamo certi che il governo darà subito attuazione al nostro ordine del giorno nel primo provvedimento utile”.
“E con lo stesso senso patriottico e di responsabilità abbiamo fatto notare un errore riportato sui principali giornali, che cioè all’Autorità delegata per i servizi segreti sia conferito un altro incarico di governo cosa che la legge espressamente esclude” conclude il senatore Urso.

Balboni: a quando la riforma del processo penale? Da governo Draghi nessun segno di discontinuità

Alberto Balboni

“All’entrata in vigore della prescrizione il 1 gennaio del 2020 non è seguita la riforma del processo penale e anche col governo dei migliori non si vedono segni di discontinuità col precedente esecutivo di Conte”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, vicepresidente della commissione Giustizia.
“A cosa serve avere i ministri migliori se poi si comportano da peggiori? – si chiede Balboni – il tema della giustizia è proprio quello su cui il Conte bis è caduto e si continua a non risolvere il problema della durata del processo che di per sé è la vera pena per gli imputati, considerato che la metà dei processi si conclude con l’assoluzione. La riforma Bonafede, che abolisce di fatto la prescrizione, deve essere sospesa fino alla riforma del processo penale. Invece questa maggioranza ha deciso di mantenerla in vigore”.
“Se non si mette mano a questa annosa questione – conclude Balboni – si infrange il patto stesso che c’è fra Stato e cittadino, ma soprattutto, lo dico con mestizia, si mortifica il senso stesso della giustizia di cui l’Italia sente un gran bisogno”.

De Carlo: governo nuovo ma vecchi vizi. Con fiducia impedito a FdI di fare suo ruolo opposizione

Luca De Carlo

“Questo è un governo nuovo ma che si trascina i vecchi vizi, come conferma l’ennesima fiducia. Una decisione che non ha consentito all’unica forza politica di opposizione di discutere almeno un emendamento su un provvedimento importante quanto il decreto Milleproroghe. E nonostante avessimo dichiarato la nostra opposizione patriottica e non ostruzionistica. Invece, la maggioranza dopo aver colpevolmente perso due mesi di tempo in lotte di potere ha deciso di porre la fiducia al decreto Milleproroghe, impedendo di affrontare i tanti problemi irrisolti dell’Italia come il rinvio delle cartelle esattoriali, che scadranno tra 3 giorni. Oppure di stabilire l’estensione della golden power per tutto il 2021. Purtroppo, sono prevalse le vecchie logiche che confermano i nostri timori e che questo governo è in perfetta continuità con il Conte bis”.

Lo ha detto il senatore di Fratelli l’Italia, Luca De Carlo, nel corso della sua dichiarazione di voti sul decreto Milleproroghe.

Calandrini: con il nuovo governo non è cambiato nulla

Nicola Calandrini

“È necessario che tutto cambi affinché non cambi nulla. Speravamo in un cambio di passo rispetto a questo modus operandi per cui è coinvolta una sola Camera mentre l’altra, in questo caso il Senato non può incidere su nulla. Anche sul Milleproroghe si arriva in Aula, in questo caso in Senato, in fretta, senza relatore, senza nemmeno esaminare i 144 emendamenti e con l’ennesimo voto di fiducia, impedendo all’unica forza di opposizione, qual è Fratelli d’Italia, la possibilità di incidere. Auspichiamo un cambio di filosofia anche per le misure da approvare: abbiamo detto basta bonus, basta risarcimenti, basta prebende, basta codici Ateco, tutte scelte che hanno messo in ginocchio le imprese italiane. Ci impegneremo affinché il governo possa valutare le nostre proposte che sono sempre le stesse. Chiederemo, invece, contributi a fondo perduto per coprire i costi fissi delle aziende, la riapertura dei termini della rottamazione delle cartelle esattoriali e un nuovo saldo e stralcio. Infine, chiederemo un anno fiscale bianco che consenta alle imprese di respirare dopo un anno di crisi economica. Ci auguriamo che il nuovo governo possa ascoltare le proposte che arrivano dall’unica forza politica che non fa parte di una maggioranza che comprende tutto l’arco costituzionale”.

Lo ha dichiarato durante la discussione sul Milleproroghe il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio

La Pietra: assurdo maggioranza così ampia chieda voto fiducia

Patrizio La Pietra

“Assurdo che il governo, che può contare su una maggioranza così ampia, arrivi a chiedere la fiducia al decreto Milleproroghe. Un gesto politico grave, già di per sé, ma che lo è ancora di più quando l’intento è quello di impedire all’unica forza politica di opposizione di svolgere il suo ruolo. Nessun cambio di passo, quindi, anzi le solite procedure di prima. Ad esempio, è incredibile l’arrivo per la seconda lettura di un provvedimento così importante, come il decreto Milleproroghe, blindato e senza possibilità di modificarlo. Così sono stati cancellati tutti gli emendamenti, come se l’unione eterogenea di questa maggioranza avesse risolto le tantissime questioni che, invece, rimangono aperte. Ecco, si parte con il piede sbagliato, con un’azione al ribasso per tenere insieme questa maggioranza”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra. 

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