Manovra. Calandrini: grazie a FdI più vicini a consumatori. Da governo solo tasse, manette e assistenzialismo

Manovra. Calandrini: grazie a FdI più vicini a consumatori. Da governo solo tasse, manette e assistenzialismo

Senatore Calandrini, la manovra economica del governo è approdata nell’aula di Palazzo Madama. Che tipo di giudizio dà del dibattito in Commissione?

Il dibattito in Commissione è stato lungo ma costruttivo. Abbiamo avuto modo di confrontarci con il Governo, con il mondo produttivo, i sindacati e gli stakeholder vari nelle audizioni, per poi passare all’esame di oltre 4mila emendamenti. Ci tengo a ringraziare i membri della Commissione e il presidente Pesco perché quest’anno è stato possibile approfondire la Manovra, a differenza di quanto accaduto l’anno scorso. Purtroppo i lavori sono stati rallentati dagli scontri tutti interni al governo, con i partiti della maggioranza che non fanno altro che litigare, insultarsi, cambiare idea e smentirsi uno con l’altro. Tutto ciò ha portato incertezza nel dibattito in corso sulla Manovra che ha subìto continui cambiamenti da parte dei suoi stessi proponenti. In pratica, i primi oppositori alla Manovra sono stati proprio gli esponenti di maggioranza, segno primario che l’intera Legge di Bilancio è nata male e non può concludersi meglio.

Fratelli d’Italia ha presentato complessivamente 523 emendamenti, ve ne sono stati di accolti da parte della maggioranza?

La maggioranza ha tenuto in considerazione alcuni temi da noi proposti di carattere generale, sui quali ho notato sensibilità da parte della Commissione. Alcune nostre proposte sono state approvate all’unanimità e ne sono orgoglioso perché si trattava di iniziative volte alla tutela dei consumatori. In particolare, possiamo essere soddisfatti per l’approvazione di due nostri emendamenti che riguardano le truffe online e le ‘bollette pazze’. In particolare su quello riguardante le ‘bollette pazze’ sarà data la possibilità ai consumatori di avere il ristoro delle somme versate indebitamente, oltre a una sanzione del 10 per cento per gli erogatori di questi servizi. Grazie a FdI, quindi, i consumatori avranno più tutele e potranno dire addio alle richieste degli importi non dovuti da parte dei gestori di servizi pubblici essenziali. Purtroppo sono stati bocciati gli emendamenti che avrebbero potuto dare una vera svolta alla Manovra, mi riferisco all’abolizione del reddito di cittadinanza, agli asili nido gratuiti per le famiglie, alla riduzione del cuneo fiscale per le aziende. Su questi temi abbiamo incontrato la chiusura ideologica della maggioranza con la conseguenza che per quanto migliorata, questa legge di bilancio condannerà l’Italia ad un anno di sostanziale immobilismo.

A suo giudizio, vi possono essere in aula margini di miglioramento di questa manovra oppure ritiene che l’unico modo per cambiare la sua impostazione di fondo sia il ritorno alle urne?

Questa è una manovra che non ci piace, perché è figlia di un governo che ha tre punti fermi che non condividiamo: tasse, manette e assistenzialismo. Non c’è crescita e non c’è rilancio economico in questa Legge di Bilancio. Il dibattito in aula non può portare grandi contributi, perché è sbagliata l’impostazione di fondo della Manovra che mantiene il reddito di cittadinanza, evita l’aumento dell’Iva ma impone nuove tasse, e con un pregiudizio ideologico tutto di sinistra considera evasori la parte produttiva del paese come commercianti, artigiani e Partite IVA che vengono perseguitati da uno Stato di Polizia Tributaria, invece di essere ringraziati per quanto fanno tutti i giorni. L’Italia non ha bisogno di tutto ciò. L’Italia ha bisogno di una svolta che sarà possibile solo quando questo governo andrà a casa e ci sarà finalmente il centrodestra a guidare il paese. Aspettiamo il nostro momento e quando arriverà ci faremo trovare pronti e raccoglieremo la sfida di tornare a far crescere la Nazione.

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