Peste suina, ad oggi solo burocrazia, zero interventi

Peste suina, ad oggi solo burocrazia, zero interventi

“Oggi discutiamo di un provvedimento
insufficiente, perché parliamo di un intervento di 10 milioni di
euro per una filiera che vale miliardi e che arriva, inoltre, con
ingiustificabile ritardo. Dalla prima segnalazione di un caso di
peste suina africana, infatti, sono trascorsi due mesi prima di
arrivare ad un decreto legge e tre prima di arrivare a discuterlo
in Aula, praticamente ad oggi è stata attivata solo burocrazia”.
Così Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione
Agricoltura in Senato durante la discussione del dl Peste Suina.

“Eppure di documenti che andassero nella direzione di modificare
la legislazione italiana sul tema del contenimento della fauna
selvatica ce ne sono molti e uno in particolare vide il voto
favorevole di quasi tutte le forze politiche, con solo 4 voti di
astensione. Si trattava di una relazione in cui si faceva
riferimento ad un elenco di animali dannosi per il territorio.
Tra questi era annoverato il cinghiale e tutte le conseguenze che
il numero eccessivo di questa razza comportava con relative
misure di intervento. Un documento che abbiamo provato a portare
in Aula più volte ma l’ostruzionismo demagogico di alcune forze
politiche lo ha reso impossibile. C’è quindi una forte
responsabilità politica di alcuni partiti di maggioranza
sull’immobilismo in atto che sta mettendo in discussione tutta la
filiera zootecnica. Una filiera che, ricordo, corrisponde a un
punto e mezzo del Pil nazionale per quel che riguarda solo
l’allevamento e che arriva a decine di migliaia di posti di
lavori messi a rischio se si valuta l’intero settore
agroalimentare” conclude il senatore La Pietra.
Pol/Vep 20220330T113247Z

Condividi