PNRR, Beni confiscati alla Mafia la replica del PD che ammette ritardi nei progetti rende ragione all

PNRR, Beni confiscati alla Mafia la replica del PD che ammette ritardi nei progetti rende ragione all’operato del Governo

 

“C’è per fortuna una parte del PD che con onestà intellettuale ammette i ritardi di progettazione e questo con riferimento ai beni confiscati alle mafie.
È un segnale positivo che ci coglie con grande apertura a lavorare insieme sul tema della lotta alle mafie, lotta che non può dividerci nè portarci in un confronto sul chi è più bravo. Condividiamo il tema delle priorità ma anche queste sono insite nel PNRR e non nelle facoltà del Governo Meloni.
L’impegno prioritario del PNRR è l’ultimazione e il collaudo delle opere alla data del 30 giugno 2026. Se non si rispetta questa scadenza, le opere restano incomplete e i soldi, per larga parte acquisiti a debito, vengono restituiti.
Il Governo Meloni vuole scongiurare che questo possa accadere ed è per questo che ha rimodulato gli interventi coordinando la fonte di finanziamento con i fondi della coesione le cui opere trovano tempo di ultimazione e collaudo al 31 dicembre 2029.
Sui ritardi dei Comuni non vi è responsabilità ascrivibile al Governo Meloni, anzi. Il Governo Meloni con uno dei suoi primi provvedimenti è intervenuto per dar forza ai Comuni modificando l’art. 110 del T.U.E.L al fine di permettere l’acquisizione in servizio di tecnici esperti nelle progettazioni e nelle procedure amministrative e, con altra norma, nel favorire la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato per il PNRR.
Da parte nostra nessuna polemica ma solo volontà di spiegare la pregevole opera e l’instancabile lavoro del Presidente Meloni e del Ministro Fitto per salvare in un confronto non sempre agevole con la Commissione Europea un PNRR nato male e condotto in modo approssimativo.
Sul terreno del confronto leale e costruttivo come quello innescato sui beni confiscati alle mafie noi ci siamo. Al contrario, non ci faremo trascinare sul terreno dello scontro e della polemica improduttiva che altra parte del PD ha introdotto”.

Lo scrivono in una nota Filippo Melchiorre, senatore di Fratelli d’Italia e membro della commissione antimafia, e Ignazio Zullo, senatore di Fratelli d’Italia e membro della commissione Sanità

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