PONTE STRETTO, SI CONTINUA A PERDER TEMPO

PONTE STRETTO, SI CONTINUA A PERDER TEMPO

“Quali siano in nuovi scenari occorrerebbe
chiederlo ai firmatari del ddl. La senatrice Vono, promotrice del
disegno di legge, ha preso l’iniziativa di un lavoro che
originariamente sarebbe dovuto essere ‘trasversale’. La mia
posizione in merito al ponte sullo Stretto è critica sul fatto
che nella relazione illustrativa del ddl viene citata, tra le
opzioni, il ponte a campata unica, ma di fatto nell’articolato
viene aprioristicamente scartato. Si, perché appare quasi un
ossimoro pensare ad uno ‘studio di fattibilità’ per un progetto
che ha ampiamente superato la fase a cui si fa riferimento,
trovandosi oggi nella terza fase progettuale (sono 4 in tutto…)
con possibilità tra un anno, se solo lo si volesse realmente, di
iniziare i lavori. Il ddl depositato di fatto punta a far
inserire tra le opere strategiche il progetto che viene a valle
dello studio di fattibilità. Per la cronaca il ponte era già
nella legge obiettivo DPR 443/2001 del governo Berlusconi, per
cui non abbiamo bisogno di un’altra proposta di legge. Semmai
occorrerebbe abrogare gli articoli del decreto con cui il governo
Monti fermò l’avanzamento delle fasi progettuali. I venti quesiti
sembrerebbero la prova provata di un governo che esprime la
chiara volontà di voler lasciare il Sud nell’arretratezza
strutturale in cui i governi precedenti l’hanno già lasciato.
Suscita ilarità l’inserimento del termine ‘resilienza’, ormai di
moda, per giustificare ‘comunicativamente’ il rimando al PNRR. Ed
è assurdo parlare di ‘alta velocità’ fino a Reggio Calabria. I
presidenti delle Regioni della Calabria e della Sicilia
dovrebbero reagire, figuriamoci siciliani e calabresi, ma
purtroppo dimostriamo sempre e comunque di essere un popolo
asservito e che decide di ‘scappare’. Insomma, in cantiere vi
sarebbe qualcosa…vedremo!”. Lo dice la senatrice di Fratelli
d’Italia, Tiziana Drago.

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