UCRAINA,

UCRAINA, ‘MINISTERO CHIARISCA SU SCORTE IODIO E SOGGETTO CONTROLLORE’ =

“E’ notizia di questi giorni che, dopo
l’allarme di un attacco alle centrali nucleari in Ucraina, temendo la
dispersione di materiale radioattivo si è fatta insistente la
richiesta di IODIO in tutta Italia in quanto è risaputo che la sua
assunzione contrasterebbe l’eventuale inalazione di IODIO radioattivo
presente nell’aria. Nel frattempo il governo ha finalmente deciso di
avviare l’adozione del nuovo Piano nazionale per la gestione delle
emergenze radiologiche e nucleari previsto dal decreto legislativo
101/2020, dato che il precedente risultava scaduto nel 2013 e quindi
con un ritardo di quasi 10 anni”. Lo dichiara il senatore di Fratelli
d’Italia Franco Zaffini, capogruppo in commissione Sanità, annunciando
la presentazione di un’interrogazione urgente al ministro della Salute
Speranza.
“Il documento prevede, sul tema, che la distribuzione di ioduro di
potassio viene ‘assicurata’ dal Servizio Sanitario Regionale, secondo
una pianificazione concordata tra la Regione interessata, il
Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero della Salute’,
senza specificare però in che modo avvenga tale pianificazione, mentre
sarebbe opportuno specificare una serie di dettagli. Nello specifico:
se lo stock di iodurio di potassio (KI) presente nella Scorta
strategica Nazionale Antidoti e Farmaci (SNAF) del Ministero della
Salute sia adeguato rispetto alle previsioni di approvvigionamento in
caso di emergenza nucleare; se le Regioni siano operativamente
preparate e pronte rispetto alle fasi e alle attività previste dal
piano di distribuzione dello IODIO stabile in caso di emergenza e
quale sia l’ autorità deputata al monitoraggio e al controllo del
Piano e degli adempimenti in esso previsti. Il tutto per evitare di
farsi cogliere impreparati come tristemente accaduto col Covid-19”,
conclude Zaffini.

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