UE. il processo europeo si concentri sulle persone tenendo conto delle peculiarità di ogni Stato

UE. il processo europeo si concentri sulle persone tenendo conto delle peculiarità di ogni Stato

“Il processo europeo è un processo incompiuto e spiace far notare come questo si sia concentrato sulla globalizzazione della moneta unica, del mercato unico, del prodotto interno lordo, sul debito pubblico e sulla competitività ma non ha globalizzato e omogeneizzato il rispetto dei diritti fondamentali e della dignità delle persone, aumentando, anzi, il divario nei territori tra Stato e Stato e dentro gli stessi Stati.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo nel suo intervento durante la ‘Conferenza interparlamentare sulla stabilità, la coordinazione economica e la governance nell’UE’ presso il Senato Spagnolo a Madrid.

“Abbiamo sospeso il patto di stabilità per poter affrontare il Covid ma le sfide che ci attendono nel presente e nel futuro sono molto più ardue: riguardano la denatalità e l’invecchiamento, il cambiamento climatico e la crisi energetica, la competitività tra le imprese e la precarietà del lavoro, l’equilibrio tra ricchezza e povertà e le malattie croniche/ rare da affrontare con investimenti in innovazione e ricerca. Devono essere  questi i fattori da considerare in una revisione del patto di stabilità e della governance economica”, e prosegue: “Considerare la spesa primaria netta può andare bene, ma il rimando ai sette anni è un chiaro tentativo di consegnare i problemi a chi arriverà dopo, ed anche qui ho sentito molti verbi coniugati al futuro. Si deve avere il coraggio di rivedere i trattati, ma se questo coraggio manca, almeno si tenga conto delle persone, non solo dei numeri. Investire sulle persone aiuta la crescita e la sostenibilità del debito pubblico ma è evidente che questa visione debba partire dalle peculiarità culturali, sociali e storiche di ogni Nazione, non ci possono essere regole uguali per tutti”, conclude Zullo.

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